Oggi avere un posto di lavoro è una gran fortuna. La penso anch’io allo stesso modo, ma … sarai d’accordo con me che il lavoro, oltre a farti portare a casa la pagnotta, ti permette di mettere a frutto il tuo talento e la tua creatività.
La peggiore sventura che può capitare ad un umano, è l’essere costretto a svolgere per tutta la vita un’occupazione non consona alle proprie attitudini. Le otto ore giornaliere passate a svolgere un impegno non stimolante e soddisfacente, si trasformano in apatia e nervosismo, condizionando spesso in maniera distruttiva l’esistenza dell’individuo.
Droga, alcolismo, psicofarmaci, dipendenza da televisione, gioco e videopoker; non sono altro che le manifestazioni evidenti di tale insoddisfazione.
Ma esiste sempre una via di fuga: il cosiddetto Piano B.
Il Piano B è la strategia che in tanti hanno adottato per crearsi lo stile di vita che desideravano. Non hai idea di quante persone hanno attivato il lavoro o la professione dei propri sogni, utilizzando disciplinatamente parte del tempo libero, come ad esempio le ore dopo cena.
Due nomi tra i tanti: Luciano De Crescenzo, impiegato dell’ENEL e nel tempo libero aspirante scrittore e filosofo.
Nerio Alessandri, impiegato che nel suo garage progetta la Technogym.
Se il tuo lavoro ti stressa crea il tuo “Piano B”!